C’è stato un tempo in cui avrei avuto bisogno di essere scelta da mio padre. Avrei avuto bisogno di ricevere il suo amore senza condividerlo con nessun’altra. Ero bambina. Non sapevo cosa volesse dire amarmi. Così ho tenuto stretto, stretto questo vuoto che nonostante riempissi e riempissi, non si riempiva mai. Ho cercato uomini che potessero farmi provare quel brivido di essere “la più speciale”, “la più importante”. In quei momenti il vuoto lo sentivo meno. Ma nulla restava davvero. C’era poi qualcosa o qualcuno che me li portava via. Rimanevo con quel senso di mancanza. L’universo si è preso cura della mia ferita mandandomi infinite possibilità di guarigione. Gli abbandoni, i tradimenti e i rifiuti sono state le opportunità che ho imparato a ricevere ed onorare. Non voglio dire che sia stata una passeggiata al parco. Ho sentito l’inferno ogni volta che toccavo quel fondo di dolore. Ma il cambiamento è avvenuto nel momento in cui ho percepito che non era più il dolore a controllarmi ma ero io che avevo finalmente gli strumenti per poterlo vedere, sentire e curare. Il mio viaggio è stato imparare a bastarmi. Sono stata un leone che portava il sole ovunque andasse. Divenire il sole per gli altri è stata una strategia per evitare di sentire quella voragine oscura dentro. Oggi sono sole per me stessa. Nel suo viaggio evolutivo il leone impara ad amare se stesso in modo autentico. Quando mendico amore fuori perdo potere. È immediato. Perdo me stessa. Soffro.

La scorsa settimana ho condiviso l’amore di un uomo che amo con un’altra donna.
Ho cavalcato il drago della paura e ho liberato il mio cuore da quella morsa che mi teneva legata all mia storia passata.
Sono diventata adulta: non ho più bisogno di essere l’unica, di essere speciale agli occhi di qualcuno, di essere la regina della foresta.

Non mi fanno più paura le donne potenti intorno a me.
Vi amo e vi benedico.
Non mi farò più piccola ma neanche più grande.

Onoro quello che sono e mi do valore al di là dell’amore del mio amato.

Lasciò quest’uomo Libero di esprimere se stesso, di esserci senza prendersi la responsabilità di “dovermi colmare” o di “dovermi amare”.

Mi prendo io la mia responsabilità.

Mi prendo cura di me.
Mi nutro.
Mi ascolto.
Mi ricordo della mia vera natura.

Bevo dalla sorgente della vita che è abbondanza, che è amore.

Ringrazio chi mi ama ma so che non mi è dovuto.
Lo so e lo sento.

Nel mio amore c’è spazio per me e per te e per chi vibra nella verità e nel cuore.

Sono al sicuro.
Sono amata e non delegherò il mio sentirmi amata nelle mani di nessuno.

Merito di respirare nella fiducia e nella resa.
Sposo la libertà della mia anima e l’immensità del piano divino.

Grazie a chi cammina e camminerà al mio fianco in questo viaggio verso l’Essenza.

Fede
🔥

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