ALLINEAMENTO. CONNESSIONE. SILENZIO

Yoga
Ritiri di Yoga

Non sono interessata allo Yoga in quanto semplice esercizio fisico o moda. Ho visto in questi vent’anni di pratica un grande inquinamento della purezza dello Yoga nel mondo occidentale, dove questa antica scienza e filosofia di vita viene spesso manipolata per essere messa al servizio del business o praticata per alimentare uno stile di vita narcisistico.

La relazione con lo Yoga è una relazione intima con sé stessi. Divenire intimi con lo Yoga significa crescere una consapevolezza interiore che è nutrimento per ogni aspetto della nostra vita. Ho sempre vissuto le Asana come un viaggio di esplorazione interiore. Le ho insegnate non come performance da eseguire correttamente ma come momenti di verità che ci parlano di come e dove stiamo. Il processo interiore della pratica ti aiuta a notare le parti del tuo corpo che respirano e che sono aperte e quelle che invece sono bloccate, inattive e intasate. Spesso in questi posti abbiamo immagazzinato dolore, traumi, condizionamenti. Sono i nostri luoghi di potere a cui non abbiamo ancora accesso. Sono immensi serbatoi di energia. Con la pratica puoi contattare la resistenza e la rigidità per arrivare con il tempo e la costanza a scioglierla. Nello Yoga non si lavora con lo sforzo ma con la presenza amorevole e con l’attenzione cosciente. Quando metti in campo queste forze nelle tue asana il corpo è gentilmente invitato ad aprirsi e a cambiare. Puoi letteralmente cambiare la forma del tuo corpo fisico. Attraverso la pratica permetti al tuo corpo la sua evoluzione naturale verso nuovi equilibri e nuove misure.
Man mano che sviluppiamo una maggiore connessione con questo processo, la nostra mente si riconnette al corpo e le emozioni si liberano mentre iniziamo a vivere la profonda gioia di riuscire a essere ciò che siamo.
L’unione mente,corpo ed emozioni diviene un’alleanza che ti farà sentire una persona più integra e completa.

“Ho l’onore di insegnare Hatha Yoga e sono determinata a mantenere intatta la purezza della trasmissione di questa arte. Le mie classi sono basate sull’allineamento dello Iyengar Yoga, che costituisce la mia principale pratica di Yoga dal 2008. Prima dello Iyengar mi sono immersa nella pratica dello Yoga Ashtanga, Shivananda, Kriya per molti anni.”

~Federica Clemente

“Federica is an exceptional yoga teacher. She is lively and full of lovely energy and we all did a lot of laughing as well as lots of diverse yoga – everything from Iyengar to Ashtanga,  flow to yin and yoga nidra plus some mantra and daily sitting. Federica was able to manage the extremely different levels of yoga experience and fitness that existed across the group of 20 people. She was inclusive and encouraging and everyone got exactly what they needed. We felt held, seen but also challenged to push ourselves and explore our boundaries. It was a really transformational week!”

~Sarah, the UK

Lascia Andare. Purifica. Rinasci.

Lo stress cronico è stato identificato come la causa maggiore di problemi di salute di natura sia fisiologica che psicologica che ci troviamo ad affrontare oggi. Lo stress è generato e alimentato dalle tensioni non rilasciate, tra cui le reazioni inconsce, le strategie di sopravvivenza, le circostanze, le convinzioni, le abitudini, i tratti della personalità, le dinamiche familiari e altro ancora.
Lo Yoga fornisce molto di più di un semplice rilassamento superficiale. Ci dà la possibilità di estirpare alla radice le cause di disagio e stress, e di rivelare un profondo processo di guarigione. Ti sorprenderà constatare la sua efficacia.
Lo stress prolungato porta il sistema nervoso a perdere la sua ricettività del carburante vitale per le attività di ogni giorno. In altre parole, non solo le normali funzioni del corpo e della mente sono compromesse, ma stare in una costante condizione di stress di basso livello poco a poco esaurisce le riserve di energia vitale del corpo. Dopodiché il corpo si alimenta di ormoni di sopravvivenza. Questo porta a esaurimenti e molti altri sintomi associati, come affaticamento, ansia, insonnia, sentimenti di sopraffazione, difficoltà respiratorie, problemi di digestione, depressione, isolamento e molto altro.

Lo Yoga come ricerca e crescita personale.

Nello Yoga, l’arte di guardare a noi stessi da una prospettiva neutrale o di non-giudizio, si chiama Viveka – discriminazione. Noi facciamo discriminazioni tra il reale e l’illusione, tra i desideri e la verità, tra il piacere e il dovere.

“La discriminazione permette un’instrospezione più sottile: questa appuntita attenzione e discriminazione, che viene dalla pratica degli otto arti dello Yoga, è utilizzata per esaminare, esplorare e attenuare lo spettro dei colori delle impressioni sottili del campo della mente (2.10), per poter progredire verso l’interno, puro, eterno centro della conoscenza.” Swami Jnaneshwara Bharati

“Gli otto arti dello Yoga sono per l’illuminazione discriminante: La ragione per praticare gli otto arti dello Yoga (2.29) è di sviluppare l’attenzione come lo strumento per la conoscenza discriminante, che è la via verso l’illuminazione discriminante e la liberazione. Vuol dire utilizzare un’attenzione affilata come un rasoio (3.4-3.6) per separare il vedente dal il visto (2.17), e per rompere la coalizione del Karma (2.12-2.25), e vedere oltre i quattro errori di ignoranza, o avidya (2.24-2.25), che sono: 1) confondere il temporaneo con l’eterno, 2) l’impuro con il puro, 3) la miseria con la felicità, e 4) il falso sé con il vero sé (2.5). Il risultato di questa sistemica discriminazione, il vedente o il Sé, viene infine vissuto nella sua vera natura (1.3).” Swami Jnaneshwara Bharati.

La ricerca personale non è un processo mentale ossessivo. Non è una litania di affermazioni demoralizzanti che ci imprigiona nella paura di abbracciare a pieno la vita. Rimaniamo incastrati nelle nostre dinamiche di pensiero abituali. Dobbiamo catturare, ogni volta che ci ritroviamo in un monologo negativo, quella colonna sonora sempre presente nella mente che rafforza le nostre convinzioni negative su di noi.

La ricerca personale vuol dire vivere in maniera consapevole e afferrare il nostro essere in ogni momento.

Iniziamo a metterci in discussione, iniziamo a mettere in discussione il nostro modo di pensare, torniamo alla Sorgente.

“Quando contempli il tuo stesso processo di pensiero”, dice Michael Stone, “Potresti accorgerti che quasi tutti i tuoi pensieri sono incentrati su di te! La maggior parte di noi passa giornate intere a raccontarsi storie infinite su di sé. La nostra percezione nella vita quotidiana sembra ruotare intorno questa eterna narrativa legata al ‘me’. Parliamo agli altri di noi, e se non c’è nessuno intorno, parliamo a noi di noi e lo chiamiamo pensiero!”
‘Io sono ciò che sono’
Il saggio indiano Sri Ramana Maharishi sentiva che ‘Sono ciò che sono’ fosse la miglior descrizione di Dio. Il suo primo insegnamento in Tamil metteva in discussione Nan Yar – ‘Chi sono?’ Quindi, mentre sbrogliamo la ragnatela della nostra personalità, la domanda finale è “Chi è questo ‘Io’ a cui mi riferisco?”
“Quando viene cercato nel ‘Qual è il posto dal quale sorge come ‘Io’?, l’“Io” (l’Ego) morirà! Questa è Ricerca Personale.’”
“Io sono ciò che sono” è come pulire lo specchio. è un’opportunità di vedere Dio che ricambia il tuo sguardo.

Yogash citta vrtti nirodha

Lo Yoga è la cessazione delle modifiche, o fluttuazioni della mente.

~ Patanjali (yoga sutra 1.2)

Contattare il Sè come pratica quotidiana.

Lo Yoga è la pratica dell\illuminazione del Sè. Ad un livello pratico la nostra sadhana giornaliera di yoga e meditazione ci offre l’opportunità di avvicinarci sempre di piu’ alla sorgente del Sè. Mentre pratichiamo, se riusciamo a sprofondare nel corpo e non nel momento presente, possiamo iniziare a far cadere il giudizio della mente e la nozione dell’‘Io’. Quando siamo ‘della’ mente, tendiamo a vivere nel passato, rimuginando sui giorni gloriosi di un tempo o indugiando su problemi passati, o proiettandoci su un futuro roseo, una vita di fantasia. Più siamo in grado di sprofondare nel nostro corpo, portando consapevolezza al respiro e al sottile flusso di energia, più possiamo abbandonarci al momento presente.

Quando annaspiamo tra passato e il futuro, siamo spesso in catene in un luogo di giudizio – giudichiamo un determinato momento comparandolo a ciò che ci aspettavamo sarebbe stato (soprattutto se oggi stiamo avendo difficoltà con una particolare Asana o ci risulta difficile concentrarci durante la meditazione – ciò infiamma il giudizio e i giochi del pensiero).
Quindi non diamo valore a questo dono di ogni momento per quello che è.
Semplicemente ciò che è.
Il momento presente è il posto dove possiamo piantare il seme della consapevolezza e guardarlo crescere.
In ogni Asana, in ogni respiro, in ogni mantra, esiste la possibilità di far crescere quel seme.

Vediti in un modo più grande di come ti definiresti.

Vai al di là del corpo e della mente. Al di là dei limiti.

Al di là dell’universo.

Siamo Uno.

Vinyasa Flow & Fun

Dancing breath, flowing with body motion. I love to support my students to breath, laugh and practice with a sense of playfulness. 

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